giovedì 26 gennaio 2017

La ricerca della felicità


Con chi me la devo prendere? Con i registi italiani o con il pubblico italiano? Muccino va in America e fa due film veramente belli e "diversi". Poi torna in Italia e fa il seguito de "L'ultimo bacio". Mi viene da pensare che allora è il pubblico italiano a volere questo nostro cinema sempre uguale a se stesso.

Bah...comunque.

Chris Gardner cerca di sbarcare il lunario vendendo uno stock di scanner medici per le ossa. Solo e con un figlio a carico si trova in condizioni economiche disastrose. Tuttavia decide di frequentare per qualche mese un corso gratuito per iniziare a lavorare in una grande azienda. Forte della sua grande determinazione andrà avanti nel suo obiettivo, pur di guadagnarsi la felicità che crede di meritare e di garantire una vita decente a suo figlio.

Questo film dimostra che di gente di talento ne abbiamo. Quello che non abbiamo sono i mezzi per fargli fare film decenti. "La ricerca della felicità" è veramente un bel film, commovente e intelligente, aiutato da un Will Smith che finalmente ha la possibilità di dimostrare quello che vale, a differenza delle varie puttanate che ha fatto in passato (tipo "IO, ROBOT" o "Indipendence Day", tanto per dirne un paio). E soprattutto è girato BENE, checcavolo!

Curiosità: il film è ispirato ad una storia vera, quella del vero Chris Gardner. Nella scena finale, quest'ultimo passa vicino a Will Smith (interpretando un semplice passante) e i due si guardano.
"Non permettere mai a nessuno di dirti che non sai fare qualcosa. Neanche a me. Ok? Se hai un sogno tu lo devi proteggere. Quando le persone non sanno fare qualcosa lo dicono a te che non la sai fare. Se vuoi qualcosa, vai e inseguila. Punto."

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