martedì 24 gennaio 2017

Alien


Un fantahorror claustrofobico che ha fatto la storia del cinema. Poco basato sull'azione vera e propria e molto incentrato sul vedo-non-vedo che crea quello stato d'ansia costante che i film "horror" moderni non sanno neanche cosa sia.


L’astronave commerciale Nostromo, di ritorno verso la Terra, capta un messaggio di soccorso da un pianeta poco distante dalla rotta. I sette passeggeri, guidati da “Mother”, il computer di bordo, approdano sul pianeta alla ricerca di segnali di vita, ma si ritroveranno a portare accidentalmente a bordo del Nostromo una creatura aliena predatrice che seminerà il terrore tra l’equipaggio.


“Alien” rappresenta una pietra miliare nella storia del cinema, sotto tanti punti di vista. Per certi versi riprende il genere fanta-horror degli anni ‘50, ma ne cambia completamente i toni e il look, virando decisamente verso il cupo e il pessimista. La stessa atmosfera con cui Ridley Scott caratterizzerà “Blade Runner” qualche anno dopo.


Viene inoltre introdotta una grande novità: non siamo alle prese con un eroe, ma con un’eroina, tanto femminile quanto efficace.


Clustrofobica metafora delle nostre paure più incosce, l’alieno rappresenta il male e allo stesso tempo la paura dell’uomo nei confronti dell’ignoto. Abbastanza significativa l’idea che l’alieno si riproduca inseminando un uomo, all’interno del quale un nuovo alieno crescerà fino ad uccidere il suo ospite.


L’alieno, o “xenomorfo”, è stato disegnato Hans Ruedi Giger, artista surrealista che ha fatto la fortuna con Alien, vincendo anche un Oscar per gli effetti speciali, in collaborazione con il nostro Carlo Rambaldi, in un epoca in cui ancora si usava costruire pupazzi...
Il look è singolare, poichè unisce elementi organici ad elementi inorganici, tratto tipico di questo artista svizzero.
Vi consiglio di fare una piccola ricerca sulla rete riguardo a questo artista davvero inquietante e interessante.


La bella regia è di Ridley Scott, quando era ancora nel pieno della sua ispirazione. Con il senno di poi ciò che maggiormente colpisce di questo regista è la sua straordinaria versatilità. Peccato che la sua bravura si sia un po’ persa con il tempo.


Un film che ha dato vita a sequel, videogiochi, action figures e mille altre cose!
Un mostro che è diventato un'icona.


Ash: "Ancora non capisci con che cosa hai a che fare, vero? Un organismo perfetto. La sua perfezione strutturale è pari solo alla sua ostilità."
Lambert: "Tu lo ammiri."
Ash: "Ammiro la sua purezza. Un superstite... non offuscato da coscienza, rimorsi, o illusioni di moralità."

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