martedì 24 gennaio 2017

Dracula di Bram Stoker


Francis Ford Coppola decide di intitolare l'ennesimo film sul vampiro più famoso della letteratura includendo il nome dell'autore del libro. Questa scelta, a suo dire, è dovuta alla volontà di sottolineare i legami e la fedeltà al testo, ma paradossalmente poi così non è.

1462. Il cavaliere rumeno Vlad, fedele a Dio e alla Chiesa, parte in battaglia contro i turchi. Credendolo morto, sua moglie, Elisabetta, si suicida per la disperazione. In realtà la notizia era falsa e Vlad, trovando morta la sua amata, rinnega coloro per i quali aveva rischiato la vita e dai quali sente parole di condanna per la moglie in quanto suicida. Rinnegando Dio e la Chiesa, diventa un non-morto, un vampiro.
Alla fine del XIX secolo, Dracula riconoscerà nella moglie di un giovane avvocato la reincarnazione di sua moglie e farà di tutto per riaverla. Ma non sarà cosa facile, anche perchè il docente universitario, nonchè esperto di vampirismo, Abraham Van Helsing farà di tutto per impedirlo.

Non amo particolarmente il genere horror, meno che mai quello su i vari mostriciattoli che si sono di volta in volta avvicendati sullo schermo. Vampiri, licantropi, Frankenstein, ecc....non è roba per me. Eppure questo Dracula di Coppola ha qualcosa di completamente diverso dagli altri che lo rende un film da vedere.

In effetti il fatto che il protagonista sia proprio Dracula è abbastanza marginale, poichè questo film, sebbene ricco di elementi horror, è anche e soprattutto una storia d'amore. Un amore che supera le difficoltà del tempo e dello spazio, da parte di un uomo, un guerriero, diventato un mostro per amore e che sarà disposto ad attraversare "gli oceani del tempo" per ritrovarlo.

Il tutto condito da un atmosfera molto particolare, sia nei costumi, sia nelle scenografie, sia nel trucco, tanto da dare un tocco onirico e suggestivo al tutto.

Splatter, romanticismo, erotismo...tenuto tutto insieme da un regista di quelli bravi.
Bravissimi gli attori, soprattutto Gary Oldman e Anthony Hopkins. Merita almeno una visione.
"Voi, spero, mi scuserete se non mi unisco a voi, ma ho già cenato e non bevo mai... vino."

Nessun commento:

Posta un commento