martedì 24 gennaio 2017

Arancia meccanica


Capolavoro indiscusso (e discusso) di Stanley Kubrick, senza se e senza ma.

In un prossimo imprecisato futuro, Alex è un giovane a capo di una banda (detti "drughi") che si diletta in furti, stupri, pestaggi e omicidi. Un bel giorno Alex viene arrestato a seguito dell'ennesima aggressione. All'interno del carcere accetta di sottoporsi ad un esperimento scientifico volto all'eliminazione del concetto di violenza dalla testa di un uomo. Questo ne provoca una sorta di allergia al solo pensiero. Una volta uscito dal carcere si ritroverà a subire lui stesso la violenza, senza poter reagire. Finito all'ospedale in seguito ad un tentativo fallito di suicidio, riceverà la visita di un ministro che gli farà un'allettante proposta...

Uno dei paradossi della censura è che poi si finisce per amplificare la notorietà dell'oggetto censurato. E' il caso di Arancia Meccanica, stracensurato in tutto il mondo. Pensate che in Italia la tv lo ha trasmesso per la prima volta solo nel 2007, ben 36 anni dopo l'uscita nei cinema. Addirittura Kubrick ricevette minacce di morte per questo film!

Il motivo di una così accanita censura è dovuto ad un numero molto alto di sequenze violente, dove vengono mostrati pestaggi e stupri. Ma ovviamente il film non è solo questo...

I temi trattati sono molti: lo sbandamento e la perdita di valori "civili" da parte dei giovani; la totale inettitudine dei genitori che non riescono a farsi valere; l'ambizione dei governi al concetto di controllo totale sui cittadini mascherato da tentativo di raggiungere il bene collettivo; la denuncia di una società che promuove il concetto di donna-oggetto (basti pensare ai tavolinetti nel famoso locale)...Fa riflettere che tutto questo, che sembra la descrizione precisa della società di oggi, sia stato raccontato più di 40 anni.

A livello tecnico è un film davvero eccellente.

Le musiche sono eccezionali, e come già aveva fatto per "2001: Odissea nello spazio", Kubrick attinge a piene mani ai grandi classici, in particolare Rossini e Beethoven ("il grande Ludivico Van!") che danno un tono ancora più onirico al film. Memorabile poi la scena dello stupro sulle note di "I'm singin' in the rain" (scelta per altro ideata dall'attore Malcom McDowell).

Le scenografie anche sono molto particolari, con contrasti molto forti: gli esterni dall'aria abbandonata e decadente; gli interni invece sono tutti decorati e colorati di un look anni '60 portato al massimo del barocco.

Kubrick inoltre mette in bocca ai suoi personaggi un linguaggio giovanile, chiamato Nadsat, che è uno slang derivato dall'inglese con molte influenze russe, inventato dallo scrittore Anthony Burgess, autore del libro da cui è tratto questo film.

L'espressione "Clockwork Orange" viene dallo slang londinese, utilizzato per dire "sballato come un'arancia meccanica", indicando qualcuno che, seppur di aspetto normale, magari anche gradevole o rassicurante (come il colore e il succo del frutto), può scattare violentemente da un momento all'altro come se fosse un animale azionato da meccanismi ad orologeria.

L'uomo deve poter scegliere tra bene e male, anche se sceglie il male. Se gli viene tolta questa scelta egli non è più un uomo, ma un'arancia meccanica. (Stanley Kubrick)

Un miscuglio di generi in un film che usa la violenza per esserne un contromanifesto. In definitiva un film da vedere.
"E d'un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti si affidano all'ispirazione."

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