mercoledì 25 gennaio 2017

Frantic


Frantic è il classico caso in cui un regista bravo può fare la differenza.

Il dottor Walker è a Parigi con sua moglie per un congresso di medicina. Sfortunatamente, poco dopo l’arrivo, mentre è sotto la doccia, sua moglie viene rapita. Poichè la polizia di Parigi non se lo fila più di tanto, cercherà di ritrovare la moglie da solo, ritrovandosi invischiato in un grosso affare internazionale.

Mai visto “Intrigo Internazionale” di Hitchcock? Ecco, questo film gli somiglia molto, al punto da esserne palesemente ispirato.
Perchè ho iniziato dicendo che è il classico film in cui la differenza la fa il regista? Perchè in realtà di film così nella storia del cinema se ne sono visti a decine. La situazione è tipica: un uomo assolutamente comune si ritrova invischiato in un affare criminale, solitamente mentre si trova molto lontano da casa. Ignorato da chi di dovere, risolverà da solo le cose. Quello che cambia un po’ è il modus operandi, che varia dalla vendetta violenta stile “giustizia fai da te”, cara agli americani, o soluzione pulita e decisamente più realistica, più cara agli europei. Con conseguente smacco morale per la polizia beffata da uno qualunque.

Anche un uomo normale, dunque, se messo alle corde può trasformarsi in un eroe, quando c’è da salvare i propri affetti.

Bravo Roman Polanski, che rimane sul piano molto realistico e credibile, senza cadere facilmente nell’americanata (te credo è polacco :) ).

Bravissimo Harrison Ford, forse alla sua interpretazione che mi ha convinto di più. Attore per altro abbonato a situazioni del genere (vedi ad esempio “Il fuggitivo”).

Completano il quadro le musiche. Il tema principale è del nostro Ennio Morricone, ma è possibile sentire anche un bellissimo Libertango di Astor Piazzolla.

In definitiva un bel thriller, dai toni molto noir.

"Signor commissario, qui stiamo parlando di mia moglie. Ma sembra che lei stia pensando alla sua."

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