mercoledì 25 gennaio 2017

Il miglio verde


Devo dire che i film tratti da libri/racconti di Stephen King sono solitamente molto apprezzabili (Le ali della libertà, Shining, La zona morta, Stand By Me, ecc.) e questo non fa eccezione, anzi direi che è assolutamente un bellissimo film. Regia (e sceneggiatura) di Frank Darabont che aveva già diretto il bellissimo “Le ali della libertà”.

1935, Carcere di Cold Mountain, USA. Nel braccio della morte, il braccio E, vi lavora Paul Edgecombe. Insieme ai suoi colleghi hanno soprannominato il corridoio che porta dalle celle alla sedia elettrica “Miglio Verde”: “miglio” poichè si tratta simbolicamente dell’ultimo miglio percorso nella vita di un condannato a morte e “verde” poichè il pavimento è color cedro appassito.
Paul e i suoi uomini conducono la sua attività di secondino nel rispetto dei condannati, trattandoli umanamente, ma la vita del braccio viene sconvolta da due nuovi arrivi: una nuova guardia carceraria finita lì grazie a raccomandazioni varie e un nuovo condannato, molto molto particolare.

Il tema di fondo è la pena di morte, vissuta non solo dal punto di vista della vittima, ma anche del carnefice e della pietà che quest'ultimo prova nei confronti di chi, seppur sbagliando, è pur sempre un altro essere umano.

C'è però anche un altro tema, legato alla paura dell'uomo per il diverso, anche quando questo è positivo. Ma su questo non anticipo niente altro.

Ottimo cast, capeggiato dal sempre bravissimo (e visibilmente ingrassato...) Tom Hanks. Nota di merito va a Doug Hutchison che interpreta uno dei “cattivi” più sadici della storia del cinema, capace di arrivare a fine pellicola suscitando un odio profondo anche nello spettatore più distaccato. Resistere alla tentazione di tirare tutto il cartone di pop corn contro lo schermo ogni volta che compare in scena è quasi impossibile.

Quattro nomination all’Oscar e neanche una statuetta vinta.

Un film che vi strapperà più di una lacrima. E se non ve le strappa...siete degli insensibili, ecco!!! :D


"Non sono più sicuro di cosa sono sicuro."

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